Bezug zu den örtlichen Gegebenheiten des Landes: die Industriezone |
11.04.2007 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Dopo l’otto settembre del 1943 gli stabilimenti della Zona industriale passarono sotto il controllo diretto di fiduciari nazisti dipendenti da un ufficio militare della Zona industriale: alla Lancia dal 1944 venne distaccato un maresciallo della Wehrmacht che sovrintendeva alla produzione. Già nei mesi precedenti alla Liberazione i principali stabilimenti industriali della provincia di Bolzano avevano registrato una situazione di grave crisi della produzione, causata dalla paralisi del traffico ferroviario (si pensi ai danni causati dai quasi quotidiani bombardamenti a cui era stata fino ad allora sottoposte dagli Alleati la linea ferroviaria del Brennero). A fronte della scarsa disponibilità di materie prime denunciata dalle industrie nel maggio 1945, si aveva invece una quantità relativamente alta di prodotti finiti. Questo portò ad una sorta di “congestione” dei magazzini, visto che, dato il blocco dei trasporti ferroviari, gli stessi prodotti non avevano potuto essere spediti in Germania. Elenco delle maestranze occupate nella Zona industriale di Bolzano stilato dalla locale Commissione industriale per la ricostruzione da poco istituita dall’AMG e dalla locale Prefettura in seno alla locale associazione degli Industriali.
Dall’intervista al Sig. Attilio Guerra Nel 1941/1942 la Lancia ha organizzato le scuole interne che anche Attilio ha frequentato, che comprendevano otto ore al giorno, in cui si facevano pratica di aggiustaggio, di macchine utensili, di saldatura, tracciatura e forgiatura e teoria di tecnologia, disegno, matematica e scienze. La Lancia tra tutte le aziende presenti nella zona industriale è stata la prima ad assumere operai tedeschi, che venivano dalla Val Sarentino ed era la stessa azienda che organizzava il loro trasferimento fino a Bolzano. Dall’intervista al Sig. Renato Lirussi Dopo essersi diplomato nel luglio del1950, nell’ottobre dello stesso anno è stato assunto dalle Acciaierie, poi svolto il servizio militare è rientrato in azienda ed è addetto al servizio metallurgico per il controllo dell’acciaio nelle varie fasi di lavorazione: ogni fase di lavorazione ha i suoi difetti e il servizio metallurgico deve essere in grado di rilevarli, valutarli, raccogliendo i dati e suggerendo miglioramenti |